Valutazione “BURN-OUT” del personale sanitario dopo 1 anno di pandemia.

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Hans Selye nel 1936 definì, come stress, la reazione biologica aspecifica dell’organismo alla presenza di un agente stressante (stressor) tesa a ristabilire la condizione precedente (omeostasi). La risposta dell’organismo allo stress attraversa tre fasi:
Allarme: che comporta modificazioni di carattere biochimico e ormonale;
Adattamento: l’organismo per adeguarsi alla nuova situazione si organizza in senso difensivo;
Esaurimento: in cui avviene il crollo delle difese e l’incapacità di adattarsi ulteriormente.

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4 Risposte a “Valutazione “BURN-OUT” del personale sanitario dopo 1 anno di pandemia.”

  1. Appare a tutti chiaro come, uno degli effetti della Pandemia sotto il profilo psicologico, sia non solo lo stress “accumulato” vivendo un quotidiano non voluto (distanziamento, isolamento, ecc.), ma il vissuto interiore del “tempo presente”: cosa è cambiato nella visione del tempo interiore (non del tempo dell’orologio)? come vivono e percepiscono il tempo presente gli operatori e i pazienti durante tale stato di sofferenza? (fenomenologia del patire)? Ognuno di noi, e non solo il singolo paziente, suddivide le proprie esperienze in tre vaste categorie: il passato (ciò che è stato), il presente (ciò che è) e il futuro (ciò che sarà). Molte persone giungono a sovra-utilizzare o amplificare uno di questi orizzonti temporali e a sottoutilizzare gli altri. Le varie preferenze o scelte personali, consapevoli e inconsapevoli (vivere ancorati al passati o proiettati nel futuro o sfruttando solo il tempo presente) possono essere apprese o ostacolate esattamente come la maggior parte delle altre modalità umane: le esperienze personali e di vita, le relazioni interpersonali, le influenze culturali, e molti altri fattori possono facilitare o impedire il vissuto del tempo psichico. I fattori psichici che agiscono su di noi in modo implicito ma pervasivo (dall’infanzia e nell’età adulta) sono così numerosi che spesso non siamo consapevoli di come siamo giunti a usare e preferire una categoria temporale (il passato, il presente, il futuro) piuttosto che un’altra. La pandemia può tanto imprigionarci nel “tempo passato”, tanto bloccare la gioia del tempo presente, quando spostare in avanti le nostre visioni del mondo e di noi stessi. (g.errico2021)

  2. Lo stress provoca conseguenze a livello globale del funzionamento dell’organismo, ed è facilmente intuibile a quanti e quali livelli possa manifestarsi il burnout:
    Livello Cognitivo/Emotivo: distacco emotivo, trascuratezza degli affetti e delle relazioni sociali, importanza eccessiva data al lavoro, demotivazione a lavoro, difficoltà di concentrazione, irritabilità e senso di colpa.
    Livello Comportamentale: aggressività, abuso di alcool e sostanze, mancanza di iniziativa, assenteismo.
    Livello Fisico: emicrania, sintomi respiratori, insonnia, inappetenza, disturbi intestinali, senso di debolezza.

  3. Ad oltre un anno dall’inzio pandemia che ha visto gli operatori sanitari combattere in prima linea con un nemico di cui si sapeva poco o nulla, colpiti anche ai fianchi da un fenomeno previsto ma anch’esso sconosciuto quale l’infodemia che faceva e fa vacillare le conoscenze che quotidianamente si acquisiscono, è corretto fare una valutazione fotografica del livello di burnout che stiamo vivendo

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